sabato 27 maggio 2017

Disbrigo

E' stata una settimana difficile: il caso Insinna scoppiato come un fulmin a ciel sereno, le sentenze del Tar, Long John scambiato per un santo. Da esperto di pacchi posso dirvi che Insinna si vedeva lontano un miglio che è un falsone, tutta quell'allegria ciarliera, ti avevamo sgamato. Sulla sentenza del Tar certo che Franceschini ci poteva stare un po' attento, non è tanto il "prima gli italiani", è che non si fanno le cose a cazzo di cane (il Tar del Lazio comunque è da abolire e da sostituire con un patronato della UIL). En passant posso segnalare che il sovrintendente della Scala di Milano è austriaco e questo non è bello nel paese del Va' pensiero. Un solo capitano, una sola maglia: Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia! E con questo passo e chiudo e ritorno nel mio mondo (funzioni fisiologiche espletate nel tempo di valore europeo di sei secondi netti).

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