sabato 27 agosto 2016

Il Dio indulgente

Vi furono tempi meno balordi di questi in cui la teodicea era un gioco da ragazzi, in cui ogni catastrofe si poteva beatamente ascrivere all'ira del Signore, adirato per uno qualsiasi dei molteplici casi di corruzione che affliggevano le sue creature (come se a crearli apposta deboli di carattere fosse colpa loro), ma oggi no, non è più così, oggi Dio è guarito dalla sua nevrastenia e per i suoi figli non ha che occhi di riguardo, per cui, come spiegarsi la persistenza del male? Forse si sbagliano i preti, forse Dio è rimasto quello di una volta e a cambiare opinione sono state le sue creature, direttive vaticane, nuovi protocolli di accesso alla figura divina, spogliata delle sue prerogative più terribili e ridotta a immaginetta bonaria, tipo il nonno di Heidi o Babbo Natale, ma nella versione che non prevede il carbone. Sarebbe un guaio, perché se così fosse le sue creature si sentirebbero legittimate a proseguire nel loro scellerato stile di vita credendo di non stare facendo nulla di male, speriamo di sbagliarci.

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