domenica 28 febbraio 2016

Chi vive sperando

Insomma, c'è Speranza che vuole costruire l'alternativa a Renzi ripuntando sull'identità di sinistra, ma questa "sinistra", in buona sostanza, che cos'è? E' un semplice catalogo di rituali romantici scampati alla furia iconoclasta dei rottamatori o è qualcosa di più concreto? E' solo un segno che rimanda a un particolare stato emotivo o c'è dietro un vero piano d'azione? Per me, per esempio, la sinistra era più che altro un segno che rimandava a un particolare stato emotivo, ed era questo il motivo principale dei suoi fallimenti: prima ci ponevamo davanti il grande ideale, poi, una volta gonfiato il petto e rimarcata la differenza antropologica fra "noi" e "loro", consideravamo al limite il problema dei contenuti. E così continuano a fare anche gli speranzosi, i quali, per loro stessa natura, gettano prima il cuore oltre l'ostacolo nella speranza poi di non restare i soli a raccoglierlo, ennesimo rito di autosuggestione collettiva per certi versi molto prossimo all'autolesionismo. 

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