martedì 19 gennaio 2016

Senilità

Avevo intenzione di scrivere qualcosa che sarebbe passato alla storia ma ahimè il computer principale si è bloccato nel corso di una laboriosa operazione di aggiornamento di cui ancora non si intravede la fine, così abbiamo riattivato il vecchio computer, al quale va tutta la nostra riconoscenza. Comunque niente più post epocale, parleremo d'altro.

Per esempio, oggi ricorrono i sedici anni dalla morte di Craxi. Se penso a quanto tempo ho buttato a detestare Craxi. Ai miei occhi la principale colpa di Craxi, ancora più delle note vicende di Mani Pulite, fu senz'altro la sua arroganza, e ai tempi io ero ancora provvisto di abbastanza energia per detestare mezzo mondo. Così mi venne fin troppo facile rimpiazzare Craxi con Berlusconi, passaggio che non mi riuscì invece con Renzi causa sopraggiunta senescenza dei condotti biliari (l'arroganza di Renzi mi fa ridere). Insomma, con l'avanzare dell'età tutto mi diventa più lieve, nemmeno Grillo riesco a detestare con la determinazione di una volta, tutto si allenta, tipo l'elastico delle mutande.

(Nel frattempo l'aggiornamento sta ancora al 92%, è fermo lì da più di un'ora e non c'è verso di smuoverlo, né con le buone né con le cattive, che faccio, me la prendo con Bill Gates? Macché, mi è rimasta energia sufficiente per infilarmi a letto e spegnere la luce, capite come sto messo).

4 commenti:

  1. ah, tu dici che siamo noi.

    ...non hai torto. pure io non so detestare più come una volta.

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  2. Bah, io parlo di me, non so se c'è una regola, in ogni caso i giudizi cambiano con la dimenticanza

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  3. Pensavo che si potesse passare alla storia anche senza il computer. A me succede il contrario con l'avanzare dell'età, è grave?

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