lunedì 18 gennaio 2016

«La filosofia è lo sforzo di resistere alla suggestione»

E poi non dobbiamo mai dimenticare che ci diamo troppa importanza, noi, con la nostra visione antropocentrica, come se davvero contassimo qualcosa al cospetto dell'enormità dell'universo. Questa mancanza di umiltà è una caratteristica endemica del genere umano e invece dovremmo tenere presente che siamo ancora troppo poco, quasi niente. Che siamo poco o niente non implicherebbe però una criminogena svalutazione dell'uomo - se sei poco o niente allora non vali più di un ciottolo trascinato dalla corrente, il che pure è vero -, tutt'altro, la ritrovata modestia diffonderebbe fra gli uomini un comune sentimento di compassione, di compartecipazione simpatetica, alla stregua del noto argomento schopenhaueriano. Ma inutile farsi illusioni. In balìa come siamo dei rush adrenalinici e degli squilibri dei livelli di serotonina, ci muoviamo nella realtà come allucinati, dilatando oltre misura le dimensioni dell'ego, eccitati, autosuggestionati, in perenne trip ormonale: vai a scovarla, tu, la vera natura delle cose.

(Titolo estrapolato da "Dialettica dell'Illuminismo", Horkheimer-Adorno, trattasi però di estrapolazione arbitraria, non più conforme al senso originale).

1 commento:

  1. Anche perché a rendere più arduo la scova interviene spesso qualche conoscente, gasatissimo dall'esser partito alle quattro di mattina per compiere sci alpinismo con annesse risalite mediante le pelli di foca. Tragico come la necessità di privarlo di rilievo sposti il mio pensiero su altra scova, quella di una trentotto a tamburo. Che non s'inceppi, insomma.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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