lunedì 15 settembre 2014

Polemos è il padre di tutte le cose

Dopotutto anche il pensiero laico fa acqua da tutte le parti, eppure bisogna aiutarlo a tenersi in piedi se non si vuole vederlo capitolare di fronte agli odiosi argomenti dei suoi avversari. Diritto alla libertà individuale: e chi ce lo garantisce, Dio? Quale argomento saldissimo è in grado di mostrare incontrovertibilmente la veridicità assoluta di tale principio? Il diritto è un mutaforma, volubile quanto il divenire del mondo, quello che a noi oggi sembra un valore, forse l'ultimo difendibile, domani può rivelarsi un disvalore o alla peggio perdere di significato. Soprattutto l'aspirazione alla libertà individuale pare essere diventata d'obbligo e quando si è obbligati ad essere liberi tutta questa libertà viene quasi a noia fino a trovare sfogo, talvolta, nelle parafilie più bislacche (le pulsioni profonde che ci determinano hanno questo strano andamento a pendolo, per cui giunte a un limite estremo esauriscono la loro spinta rinculando all'estremità opposta). La realtà è dialettica, polemos è il padre di tutte le cose, io affermo dunque che per avere un laicismo il più gagliardo possibile, per renderci veramente conto di quanto il laicismo sia bello e indispensabile alla nostra felicità (cosa in cui non credo), egli debba avere sempre davanti a sé la possibilità della sua rovina, il suo nemico più acerrimo in cui specchiarsi e che gli faccia da pungolo e da sparring partner in modo da mantenerne alto il tono muscolare, pura Wille zur Macht. Tale è il destino di tutte le cose, che isolate dal loro contesto si dissolvono nel nulla.

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