mercoledì 25 giugno 2014

 "Sarebbe un guaio se io volessi andare a parare da qualche parte, perché proprio in questione è la volontà. Loro credono appunto che la volontà riesca a risolvere i problemi del mondo, che dandosi un po' da fare questi problemi si risolvono..."

Si sta creando un certo hype ("to promote intensively, often exaggerating the importance or benefits") attorno alle riforme, sono l'hot topic del momento se escludiamo Balotelli. La scena è tutta per loro, le riforme non sono state mai così cool, merito di Renzi. Renzi ha questa capacità innata di resuscitare i morti e creare entusiasmo anche là dove prima c'erano solo macerie, Renzi trasforma case di riposo in lanciatissime factories e lo fa con il suo stile diretto e informale che piace tanto alla gente. Potremmo anzi approfittare dell'eliminazione mondiale per far cadere l'ultimo alibi, quello dell'Italia pallonara, una vittoria avrebbe avuto l'effetto dell'anestetico e invece no, ora siamo di fronte ai problemi reali, è la partita delle riforme che dobbiamo vincere. Senonché io non credo in niente, perché vedo queste soluzioni essere figlie del proprio tempo e vedo quanto il tempo si lasci fuggire e quello che oggi è ammantato dell'aurea dell'essenzialità domani sarà un nulla e gli uomini del futuro stenteranno a comprendere le ragioni di tale urgenza imbalsamata come sarà dentro il sarcofago della storia (non sto qui a ripassarvi la lezione del nulla che in realtà siamo, viventi un'irrisorietà e di quanta vana importanza diamo all'essere vivi e quanta poca ne avremo quando saremo morti, non sto qui a ripassarvela perché dopo un poco stufa). Si viene al mondo e una volta venuti al mondo occorre pure credersi significativi, noi e il paesaggio che abitiamo, in realtà è solo fiato sprecato (esaurirci è la nostra mission).

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