venerdì 3 gennaio 2014

Tutti addosso all'assessore per una storia di mazzette e la solita gestione allegra della cosa pubblica.

Lui: «Mo stiamo al Caffè Torino, mo ho offerto io una bottiglia di champagne; Lei: «come al solito tu»; Lui: «e che devo fare amore mio? Mo vedo di pagarla con la cosa della Regione, viene 130 euro la bottiglia»; Lei: «e bè pagala con quella della Regione»; Lui: «A me piace fare così. Purtroppo chi nasce signore e dispendioso è così». Il Messaggero.

Andiamoci piano con le reazioni di pancia, non facciamo come i grillini. Primo: un assessore ha tutto il diritto di spendere per delle spese di rappresentanza, per farci bella figura con gli ospiti. Forse che a Obama in visita al Quirinale Re Giorgio non ci offre una bottiglia di champagna? Non possiamo farci sempre la figura degli straccioni. Certo, capisco che la preferenza possa andare al Prosecco per ragioni d'amor patrio, ma è il principio che conta. E poi l'ho assaggiato anch'io lo champagne, buono ma mi da acidità. Secondo: non sarete mica invidiosi? L'invidia porta cattiva digestione. Terzo: fare il signore con il culo degli altri. E allora? Posto che abbia tutto il diritto di spendere per farci bella figura con gli ospiti quel più di arroganza non costituisce reato. L'avvocato dovevo fare, altroché.

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