mercoledì 23 ottobre 2013

Il vescovo Franz-Peter Tebartz-van Elst è il classico capro espiatorio. Gli si contestano spese folli per la ristrutturazione della diocesi, e adesso che gli impresari del grande circo hanno deciso di raccontare la fiaba della chiesa povera a farne le spese è lui. E' una bella diocesi quella di Franz-Peter Tebartz-van Elst, se vogliamo anche sobria, una lezione di stile, prenderei i voti per abitarci. Mi riporta al Puledro impennato in quel di Brea, sul Verdecammino, e ad una certa pizzeria italiana gestita da tedeschi in quel di Halle, Westfalia, praticamente un sogno (la Westfalia è il mio luogo dell'anima). Forse quando si decise di costruire San Pietro si badò a spese? E Santa Maria del Fiore? E San Marco? Ma avete idea di quanto ci sono costate tutte quelle cupoline? Senza un poco di sano narcisismo il cristianesimo sarebbe oggi ridotto a una setta per straccioni e non ci venga a fare la morale questo furbacchione calato dal Maradagál.

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