sabato 17 agosto 2013

Scriveva il Giambi, vale a dire il Gian Battista Vico (un misto fra Eduardo De Filippo e Edinson Cavani), che l'intera storia si può circoscrivere in un intervallo racchiuso fra la feccia di Romolo e la repubblica di Platone, intendendo per feccia lo stato bestiale dell'uomo e per repubblica il sogno lontano di uno consesso più civile. Esiste poi una storia ideale eterna, la quale è l'orizzonte entro il quale si muovono tutti i tentativi di progresso e regressione delle civiltà, i suoi successi e i fallimenti. In che punto della suo cammino verso le vette della repubblica platonica si troverà mai oggi la repubblica egiziana? Probabilmente all'epoca dei Tolomei si trovava molto più vicina, forse sfiorata la vetta il suo destino è quello di ridiscenderla eternamente (fra oltranzismo islamico da una parte e un esercito degno del più spiccio degli Ataturk dall'altra qui non si vedrà mai la fine). (sposteranno Sharm a Gallipoli, quattro palme e una piscina e nessuno si accorgerà della differenza).

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