domenica 2 settembre 2012

Un comico che perde il senso dell'umorismo sacrificandolo per il bene del paese*. In verità a quest'uomo dovremmo fare un monumento, è un vero stoico, sta sacrificando se stesso per il bene della gente, di questi tempi è cosa rara. Cos'è successo? Che a Grillo nessuno lo vuole picchiare e un po' se ne risente, siamo un paese di uomini d'amore in cui storicamente le persone acquistano di valore se assumono il ruolo delle vittime. Ma cosa si aspetta Grillo, che gli avversarsi siano così colpiti dalle sue denunce, e così contriti, da non restituirgli il favore? Perché se Beppe Grillo si da del pazzo allora è falsa modestia, ma se glielo danno gli altri è attacco alle istituzioni, "il rito dell'odio" è prerogativa soltanto sua, del M5S (della X° MAS). Tipico di chi crede d'essere dalla parte della ragione, di avere una missione da compiere, la sindrome dell'ultimo baluardo... Ma quand'è successo che lo scontro politico s'è abbassato al livello del Pulcino Pio? Mi ricordo che negli anni '80 ridevo delle sue battute, ma avevo quindicianni, perché tra psiconano e pdmenoelle siano più o meno lì.

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