mercoledì 4 gennaio 2012

La fuga dei cervelli

Ai caucus dell'Iowa preferisco l'Nba. Dovete pensare a l'Iowa come il grande cesso dell'america da cui sbucano fuori periodicamente i peggiori stronzi dello stato confederato, non sarà un caso che l'Iowa non abbia una sua franchigia, troppi negri nel basket. Prendete ad esempio l'ultima deiezione in ordine di tempo dopo il compianto Mike Huckabee, questo Rick Santorum di padre latino, nato a Winchester (Virginia), già a capo della conferenza episcopale dei repubblicani al senato. Nell'Iowa sono famosi per ridare lustro ad avanzi di congresso come questi: cattolico omofobo creazionista antiabortista, dobbiamo ringraziare Mussolini se non ce lo ritroviamo tra i coglioni a fare le battaglie prolife assieme alla Binetti.

''Mio nonno venne qui dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, tre anni dopo la presa del potere da parte di Mussolini. Aveva capito che il fascismo gli avrebbe schiacciato lo spirito e la libertà e gli avrebbe dato meno di quello che voleva per i suoi figli. Così andò a lavorare nelle miniere di carbone in Pennsylvania''.

Oddio, mi metto a piangere, Des Moines si chiama la capitale dell'Iowa, nomen omen: diffidare degli stati che hanno i confini delle contee tirati col righello.

2 commenti:

  1. D'accordo con te (un discorso analogo lo si potrebbe fare per la patetica Bachmann).
    Però, gli espertoni dicono che Santorum, proprio in quanto ultrà, ha meno chance di battere Obama di quante ne avrebbero Romney o Paul.
    Mi toccherà tifare per lui.

    RispondiElimina
  2. Eh sì, quelli dello Iowa sono di solito dei fuochi di paglia

    RispondiElimina