sabato 5 febbraio 2011

Non mollare mai

Alcuni giorni orsono il mio americanista di riferimento notava, con riferimento agli scandali sessuali, come la metà di tutto questo basterebbe a costringere alle dimissioni chiunque, in qualunque paese occidentale, ma allora perché Berlusconi non molla, perché Berlusconi non si dimette? Perché non siamo un vero paese occidentale. Con tutto il rispetto parlando, noi non siamo fessi come gli americani, che puritani come sono al primo accenno di scandaletto mollano tutto come se Natalino Hawthorne in persona avesse loro dipinto sulla fronte la lettera scarlatta, noi no, siamo un paese meridionale, diciamo argentino, per cui in fondo non ci dispiace l'idea di un presidente tanguero, di un presidente che nonostante gli anni non tira indietro la gamba. E' stato ieri che ho visto un vecchietto in una minicar che suonava il clakson e faceva gesti piuttosto eloquenti in direzione di una magrebina vestita come Nina Moric, perché la gente di qui è gente che non molla mai e che non gli importa di avere la macchina piccola, è gente che lancia il pisello oltre l'ostacolo. Quindi il nostro fa bene a non mollare mai, ha capito che la gente premia la stabilità, che la gente vuole certezze, e tra un Veltroni che lasciava la direzione del suo partito per ripicca e un Berlusconi che non molla nemmeno se gli passano la sifilide, è chiaro che vince il sifilitico, perché almeno lui lotta e non si lascia andare. Ecco, lui non deve mollare, voi invece smettetela di dimenarvi e lasciatevi inculare con calma, è il destino, non si può cambiare.